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Mai mancare a sé stessi
In 30 Agosto 2018 da Mary EmpatikaL’estate ci sta lentamente salutando e lascia la possibilità a un’altra stagione di fare il suo ingresso. Il suo arrivo è lento, timido e pigro. Fa fatica a emergere, a separarsi dalle vecchie abitudini e dalle famigerate false partenze. Lo scenario che si apre dinanzi ai nostri occhi non risparmia sorprese ed emozioni. I suoi colori e la sua atmosfera sono fonte di ispirazione e consentono di nutrire speranze che si colorano di desideri e voglia di rinascere sotto nuove vesti e pelle.
Queste sensazioni, così difficili da ignorare, inducono a sperare in un nuovo Inizio in cui tutto può succedere, in cui scacciare i pensieri negativi e fare pace con la Noia e il Niente che per troppo tempo abbiamo depistato. Spesso è di vitale importanza imparare a vivere con lentezza e non temendo più il Nulla e lasciarsi andare al Caos attorno e dentro noi stessi. Solo con l’esperienza e ascoltando la nostra vera natura possiamo acquisire la consapevolezza che non è dedicandoci a mille attività o scegliendo posti e luoghi senza criterio e senza una logica, riusciamo a mettere a tacere noi stessi, a trovare la soluzione a mille problematiche.
In questa epoca contemporanea si corre all’impazzata, si è costantemente connessi, si raggiunge facilmente un luogo rispetto a un altro ma la verità è che si manca a sé stessi. Ci si laurea, si frequentano corsi su corsi nel tentativo di acculturarsi (ma certa gente rimane fondamentalmente ignorante!), immagazziniamo informazioni su informazioni ma… alla fine non ci si conosce mai abbastanza. C’è gente che addirittura è stata “addestrata” a non rimanere “a tu per tu” con sé stessa, a non porsi domande, dubbi e incertezze perché ha sempre ritenuto che questa sia una faccenda da “sfigati” o “complessati”, ma non è così.
Se imparassimo a soffermarci maggiormente su noi stessi (in una sorta di dialogo interiore), se ci ponessimo più domande, se ci ritagliassimo più momenti di silenzio, vivremmo decisamente meglio! Saremmo più connessi con noi stessi piuttosto che con un mondo virtuale che ci confonde e stravolge e dà sempre meno spazio alla libertà e alla nostra volontà.
Una domanda che dovremmo ripeterci più spesso è la seguente: Viviamo veramente la vita che avremmo voluto per noi stessi? Dovremmo porcela senza avere paura e senza mentire. Ma soprattutto, ci siamo veramente chiesti e abbiamo veramente idea su quale vita vogliamo? Un conto è desiderare, l’altro volere. Quando vogliamo veramente qualcosa ce lo andiamo a prendere e non importa quanti chilometri dobbiamo macinare e quanta fatica ciò può comportare. Lo vogliamo: è questo l’importante!
Il Desiderare è solo l’input creativo del Volere ma poi non dobbiamo stare fermi ad aspettare in maniera passiva che arrivi il nostro momento. Dobbiamo attivarci, scalpitare, sudare e fare anche sacrifici perché nulla piove dal cielo, niente ci è concesso per magia. Dobbiamo lottare per un mondo migliore, combattere per un mondo all’altezza dei nostri sogni e di ciò che ci fa star bene. Uno degli errori più ricorrenti è aspirare a una forma di felicità fugace che si consuma con un alito di vento. Ciò a cui bisogna puntare è invece la serenità. Mai perdere di vista i propri sogni e obiettivi. Mai permettersi di mancare a sé stessi.
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