GOLA . RicetteColte
La crema di pollo che ti dà Charlie
In 25 Gennaio 2023 da Fabio MuzzioFrank, di solito prendi quello che ti dà Charlie.
Agente Peluce a Frank Serpico
Serpico resta uno dei film culto degli anni Settanta e tra i ruoli più ricordati di Al Pacino. La pellicola nel 1973 raccoglie un successo di critica e di botteghino pur non entrando tra i primi dieci film più visti. L’interesse suscitato porterà poi anche a una serie tv di sedici episodi andati in onda dal 1976 al 1977 con David Birney a ereditare il ruolo.
Non occorre molto spazio per presentare questo film basato sulla storia vera del poliziotto italo americano Frank Serpico nato a New York ma originario di Marigliano in provincia di Napoli. La sua ribellione nei confronti della corruzione dilagante a tutti i livelli nella polizia della Grande Mela, con coperture anche a livello politico, verranno anche raccolte nel libro biografico di Peter Maas alla base della sceneggiatura del film.
Serpico è un agente colto e onesto con un grande fiuto per il crimine e un grande attaccamento per una professione sognata fin da bambino. La realtà, invece, lo pone di fronte a una situazione di piccola e grande corruzione, tangenti e collusioni con il mondo della criminalità. Fin dalla prima pausa pranzo con il collega anziano Peluce inizia a scoprire un mondo che lo circonda, a partire dal pasto gratis, perché il proprietario del locale possa lasciare in doppia fila il suo furgone.
Le intimidazioni, le porte chiuse, i pochi amici e i tanti nemici renderanno difficile una carriera che si concluderà con le dimissioni nel giugno 1972, dopo la sparatoria che lo vede colpito al volto da un proiettile e rimediato in un’operazione nel corso della quale il mancato intervento dei colleghi gioca un ruolo decisivo. L’amore fugace con Leslie e soprattutto quello intenso e tormentato con Laurie evidenzieranno l’altro aspetto del vissuto e della scelta di andare fino in fondo nella sua battaglia con i suoi costi personali.
È altrettanto risaputo che il personaggio vero di Serpico è servito, su un altro livello anche di tono cinematografico, a ispirare il personaggio di Nico Giraldi, il Maresciallo interpretato da Tomas Milian nelle saghe delle “Squadre” e dei “Delitti”. Non è solo la voce inconfondibile di Ferruccio Amendola, grande doppiatore di Pacino di quegli anni e di Milian a creare un simbolico tratto comune, ma in particolare lo sono l’abbigliamento da “strada” da fine Anni Sessanta e inizio anni Settanta, tra cui il ciondolo al collo, la cuffia di lana e pure il topolino bianco che entrambi hanno come “amico” e che, nel caso di Giraldi, si chiama proprio “Serpico”.
Il film di Lumet andrà all’Oscar® nel 1974 ottenendo la candidatura per il trentatrenne Pacino (alla seconda nomination dopo Il Padrino delle nove totali di tutta la carriera con una sola vittoria per Profumo di Donna nel 1992), e quella come Miglior Sceneggiatura. Nel primo caso vincerà Jack Lemmon con Salvate la tigre che brucerà Robert Redford, Jack Nicholson e Marlon Brando; per la seconda nomination prevarrà invece un altro film di culto: L’esorcista. Pacino, per il ruolo di Serpico conosciuto e frequentato prima delle riprese per carpirne l’essenza del personaggio, si dovrà accontentare del Golden Globe.
Come ulteriore curiosità quell’anno si contesero le diverse statuette film, attori e registi di opere come La stangata (Miglior film), L’esorcista, American Graffiti, Papillon, Sussurri e grida, Fratello sole, sorella luna, Ultimo tango a Parigi, Ludwig ed Effetto notte.
Tornando alla ricetta, Peluce e Serpico entrano nel locale di Charlie, che per la prima volta conosce il giovane poliziotto e non ne apprezza subito la richiesta alternativa: il roast beef al posto della crema di pollo, roast beef che arriverà grasso come messaggio ben preciso. Peluce cercherà di far capire quali siano le regole e i vantaggi, mentre sbriciola dei cracker nel piatto “consigliato”.
INGREDIENTI
- Petto di pollo 300g
- Latte intero 100ml
- Brodo di pollo 250ml
- Vino bianco 1/2 bicchiere
- Burro 40g
- Panna da cucina
- Porro 1
- Sedano 1/2 gambo
- Aglio 1 spicchio
- Dragoncello 1 rametto
- Noce moscata
- Pepe
- Sale
PROCEDIMENTO
Prepara il brodo di pollo e tienilo da parte.
Taglia a pezzetti il petto di pollo così cuocerà prima: in una padella fai sciogliere metà del burro e rosola il pollo sfumandolo a fuoco medio con il vino bianco. Aggiusta di sale e di pepe bianco o nero a seconda dei gusti. Una volta evaporata la parte alcolica spegni la fiamma e lascialo raffreddare.
Trita il sedano, il porro (meglio solo la parte bianca) e l’aglio privandolo dell’anima interna.
In una padella antiaderente alta sciogli il burro e non appena sarà caldo versa il trito che hai preparato che cuoci a fuoco basso per qualche minuto facendo insaporire il tutto. A questo punto versa sia il latte intero che il brodo di pollo e, sempre con a fuoco dolce, porta a ebollizione. Aggiungi il dragoncello (in alternativa puoi utilizzare il timo). Cuoci per 15 minuti. Elimina il rametto di dragoncello e lascia raffreddare per qualche minuto.
Nel bicchiere del frullatore versa il petto di pollo e la salsa ottenuta. Frulla il tutto fino a quando la crema sarà completamente liquida.
Rimetti tutto il composto nella padella, aggiusta di sale se è ancora necessario non dimenticare la grattugiata di noce moscata e continua a cuocere ancora per una decina di minuti da quando inizierà a bollire tenendo sempre il fuoco basso. Spegni la fiamma e versa la panna da cucina amalgamandola bene con un cucchiaio di legno.
La crema è da servire subito con crostrini di pane, più adatti dei cracker che Peluce sbriciola dentro la ciotola.
(ADV)
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