GOLA . RicetteColte
La zuppa inglese per il Gandi
In 27 Dicembre 2023 da Fabio MuzzioDirettore del personale: Che cosa vuoi fare?
Bernardo: L’esame finestra.
Direttore del personale: L’esame finestra?
Bernardo: Voglio farle vedere cosa abbiamo noi nei polmoni.
Direttore del personale: Prego. Prego.
Bernardo: Giallo canarino 41 7. Impressionante, vero?
Bernardo Mambelli nell’ufficio del Direttore del personale dopo l’ennesimo caso di intossicazione in reparto.
Bernardo Mambelli detto Gandi (Renato Pozzetto) è fidanzato con Maria (Edwige Fenech) e una sera, dopo un bisticcio con lei e gli amici per il solito film politico sovietico, si incammina da solo e salva dal pestaggio dei fascisti un giovane omosessuale, Claudio (Massimo Ranieri) che soccorre e ospita a casa propria.
Del possibile triangolo amoroso, frutto di malintesi e di pregiudizi, ho già avuto modo di parlarvi sia per una cena, che Claudio prepara anche per sdebitarsi per l’aiuto e l’amicizia che è nata, sia per la ricetta del pollo alla cacciatora che appartiene al menù che il Gandi mangia in pausa mensa insieme al primo: un minestrone.
Sul film, ampiamente raccontato nelle altre occasioni, non torno più e scommetto che sarete generosi nel cliccare i link segnalati sopra e passo direttamente al dolce, la zuppa inglese.
INGREDIENTI PER 10 PORZIONI
- Latte intero 80cl
- Limone scorza
- Farina 00 60g
- Uova 2
- Zucchero bianco 350g
- Acqua 150cl
- Alchermes 200ml
- Cacao zuccherato in polvere 20g
- Savoiardi 30
- Vaniglia baccello 1
PROCEDIMENTO
Vi avrei potuto proporre di preparare direttamente il pan di Spagna ma ho preferito optare direttamente per i Savoiardi.
Partiamo, quindi, dalla crema pasticcera: in un pentolino versa il latte e la scorza di mezzo limone, ovviamente meglio se non trattato, altrimenti puliscilo bene e con delicatezza magari con un po’ di bicarbonato. Quando inizierà a bollire, cuoci pochi minuti, così che si scaldi e il latte assorba l’aroma del limone. Spegni, togli le scorze e lascia riposare.
In un altro pentolino sbatti il tuorlo con 300 grammi di zucchero. Quando questo sarà sciolto, versa la farina che avrai in precedenza setacciato. Mescola bene con la tua frusta e, una volta che il composto sarà ben amalgamato e senza grumi inizia a versare il latte che sarà ancora tiepido. Aggiungi i semi di vaniglia e prosegui a a girare il composto. Metti il pendolino sul fuoco girando con il cucchiaio di legno fino a quando la crema pasticcera non si sarà addensata (consiglio sempre una fiamma dolce). Una volta pronta predni due ciotole, perché devi dividere in due parti la crema ottenuta: una delle due la dovrai amalgamare con il cacao. Coprile con della pellicola trasparente fino a quando avranno raggiunto la temperatura ambiente.
In un pentolino versa l’acqua e lo zucchero rimasto, 50 grammi, e portalo a ebollizione per ottenere uno sciroppo: spegni la fiamma e versa l’alchermes.
Lascia intiepidire e versa il tutto in una bacinella più larga dei savoiardi.
Prendi la pirofila e spalma uno strato sottile di crema pasticcera e appoggia sopra il primo strato di Savoiardi bagnati dallo sciroppo aromatizzato: bisogna porre attenzione a non bagnare troppo i biscotti. Ricopri il primo strato con la crema pasticcera al cacao e prosegui alternando fino a che non hai finito gli ingredienti. Sullo strato in alto spolvera con il cacao.
P.S. potresti partire anche dalla crema al cacao.
Non resta che coprire la pirofila con pellicola trasparente e lasciare riposare in frigo per qualche ora.
La zuppa inglese è pronta per essere servita: per tagliarla aiutati con una paletta da dolci.
A PROPOSITO DELLA ZUPPA INGLESE
Gli appassionati di cucina sapranno che questa ricetta è italianissima e nasce dalla creatività di uno chef romano, Vincenzo Agnoletti, al servizio di Maria Luisa Leopoldina Francesca Teresa Giuseppa Lucia d’Asburgo-Lorena, per 33 anni, dal 1814 al 1847 Duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla.
Le indicazioni su come preparare il dolce sono presenti nel Manuale del Credenziere Confetturiere e Liquorista di raffinato gusto moderno e deriverebbe dal “Marangone” dolce mantovano a cui sarebbe stato aggiunto in particolare il rum, da qui la scelta di chiamare inglese questa variazione.
Nella versione di Agnoletti la crema sarebbe ancora secondaria, mentre successivamente è diventata più caratterizzante, e il rum inizialmente il liquore “inglese” con cui “bagnare” il pan di Spagna o basi simili viene sostituito dall’Alchermes, un liquore di origine Toscana riconducibile alla famiglia dei Medici che lo avrebbero poi portato, grazie a Caterina, alla corte francese insieme alla forchetta e al gelato.
La creazione in Emilia e la caratterizzazione alcolica della Toscana portano questo dolce cosidetto a “cucchiaio” a essere conteso tra queste due regioni italiane.
E qui entra in gioco, invece, un piccolo ricordo personale di una piccola bottiglia di Alchermes che vi ho anche postato ed è una delle poche cose conservate, gelosamente, della drogheria di una mia nonna. La bottiglia ha più o meno sessant’anni e non è mai stata aperta e dedico questa ricetta a lei, meravigliosa cuoca di indimenticabili pranzi.
(ADV)
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