GOLA . RicetteColte
I cornetti alla crema di Marianna
In 11 Agosto 2021 da Fabio MuzzioPerché la gola è più di un cornetto.
5 a 4. No, non è un risultato calcistico da difese ballerine o da attaccanti particolarmente ispirati: sono i film che rispettivamente Lino Banfi ed Edwige Fenech hanno girato nel 1981. Qui tornano insieme come hanno fatto quindici volte nella loro carriera e dietro alla macchina da presa di Cornetti alla crema c’è Sergio Martino, che li aveva già diretti in Sabato, domenica e venerdì, Zucchero, miele e peperoncino e La moglie in vacanza… l’amante in città.
Sodalizi consolidati e avrete già intuito da questo breve elenco che siamo nel meglio della commedia sexy all’italiana. Ma torniamo a Cornetti alla crema: intanto il cast si completa con la presenza di Milena Vukotic, Gianni Cavina e Marisa Merlini, quindi spalle artistiche ben collaudate e di valore. Andiamo, però, con ordine: Domenico Petruzzelli (Lino Banfi) è un sarto che confeziona abiti talari e quindi ben introdotto negli ambienti vaticani con una famiglia molto adeguata al contesto: un figlio, Aristide (Filippo Evangelisti) seppur perennemente bocciato a scuola e dall’insaziabile appetito, molto impegnato con le preghiere e il catechismo, e una moglie, Elena (Milena Vukotic), devota e repressa e al contempo molto attirata dalla prestanza e dalle prestazioni che fanno ondeggiare i lampadari di Gabriele Arcangeli (Gianni Cavina), amico della famiglia e donnaiolo incallito, che se ogni giorno non riesce a soddisfare avete capito cosa, inizia a starnutire. A complicare le cose ci si mette un viaggio di lavoro che Domenico compie a Rovigo dove, per gli immancabili equivoci, finisce per conoscere e salvare da un fidanzato geloso e gigante del “rugby americano” Marianna Tribalzi (Edwige Fenech), promettente soprano con tanto di madre al seguito, Zaira (Marisa Merlini), che riversa sulla figlia le velleità artistiche abbandonate in gioventù a causa del marito.
La scintilla che scocca tra Domenico, che si spaccia per Gabriele, e Marianna, riporteranno la vicenda a Roma, con tentativi di tradimento e tradimenti consumati, occhi neri, confessioni, finte suore e prelati veri con le immancabili gag a cui il Lino nazionale ci ha abituato per diversi decenni.
Non mancano attrici seminude e una Fenech, sempre di una bellezza folgorante, che regala solo una generosa e apprezzata inquadratura ben nota ai cultori del genere ripagando così la tradizionale attesa di queste pellicole.
Cornetti alla crema ha quindi un titolo abbastanza evocativo e, come spesso accade in queste sceneggiature, è il potenziale cornificante a essere alla fine mazziato, contrariamente da quanto accade normalmente nella vita comune: questo, però, ci porterebbe ad altre considerazioni.
I cornetti, nel senso del dolce, compaiono tre volte nel film e rappresentano per Aristide una vera golosità, che la madre gli offre perché fuori dal fioretto imposto per l’esito dei risultati scolastici e per il quale tutta la famiglia pranza con minestrina e pesce bollito. La ricetta prende spunto dall’arrivo di Marianna, che si presenta a casa di quello che crede essere Gabriele con un vassoio dei golosissimi cornetti ai quali verrà fatto onore.
Ingredienti per sei cornetti:
- Pasta sfoglia 1 rotolo
- Uovo (tuorlo)
- zucchero a velo q.b.
Ingredienti per la crema chantilly:
- Latte intero 100
- Panna fresca da montare 90ml
- Maizena 20g
- Uova 1 (tuorlo)
- Zucchero semolato 20g
- Limone non trattato 1/2 (solo la scorza)
- Zucchero a velo 10g
Procedimento
Sarò un po’ indolente ma ti risparmio la preparazione della pasta dei cornetti: il film stesso ci suggerisce che ci può essere bel altro da fare. Per questo motivo acquista la pasta sfoglia già pronta, rettangolare o tonda poco importa, l’importante sarà ottenere i triangoli da arrotolare per realizzante i nostri cornetti. Siccome sono goloso ti suggerisco dei cornetti anche belli grossi, altrimenti che gusto c’è?
Estrai da frigo la tua pasta e stendila: con una rotella da cucina dividila fino a ottenere sei triangoli e arrotolali partendo dalla punta fino a ottenere la classica forma. I cornetti sono pronti per essere spennellati con un pennellino da pasticcere: per questo motivo sbatti il tuorlo di un uovo. Completata l’operazione metti in forno per circa 15-20 minuto a 180°; come spesso vi dico, regolatevi con le prestazioni del vostro elettrodomestico.
Passiamo alla crema Chantilly (o diplomatica, che ha la particolarità di aggiungere alla tradizionale crema pasticcera, la panna). La quantità che ti ho indicato dovrebbe essere sufficiente a riempire i cornetti: nel caso avanzasse, il cucchiaio è il miglior amico del goloso.
In un pentolino versa il latte e la scorza di mezzo limone, ovviamente meglio se non trattato. Quando inizierà a bollire, cuoci pochi minuti. Spegni, togli le scorze e lascia riposare. In un altro pentolino sbatti il tuorlo con lo zucchero. Quando questo sarà sciolto, versa la maizena che avrai in precedenza setacciato. Mescola bene con la tua frusta e, una volta che il composto sarà ben amalgamato e senza grumi inizia a versare il latte che sarà ancora tiepido. Aggiungi i semi di vaniglia e prosegui a a girare il composto. Metti il pendolino sul fuoco girando con il cucchiaio di legno fino a quando la crema pasticcera non si sarà addensata (consiglio sempre una fiamma dolce). Una volta pronta versala in una ciotola di vetro e coprila (l’ideale con la pellicola trasparente) fino a quando avrà raggiunto la temperatura ambiente.
In una ciotola versa la panna e incorpora lo zucchero a velo: montala fino a che avrà raggiungo la consistenza soffice e versala sulla crema pasticcera: lavora i due composti affinché ti restituiscano una crema, la Chantilly da mettere poi nella sac à poche.
I tuoi cornetti saranno pronti e attendono la crema: incidili in tre punti e riempili ci crema. Spolvera con lo zucchero a velo, se poi ti capita come a Mariana, dovendoselo far togliere dal vestito, la situazione potrebbe farsi interessante.
La Comtesse è sempre molto tentata dai cornetti, anzi la sua predilezione è ben nota ai diversi mariti e non solo. Ambrojo mi ha confidato che quelli con crema alla nocciola rimangono i suoi preferiti ma ha un debole pure per quelli con la marmellata all’albicocca e quelli proposti qui con la crema chantilly. Spesso si diletta in prima persona, tanto che non è mistero la sua frase: “Oh, chu-chu, non sai che cornetti…” con quella risatina fin troppo conosciuta.
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