IRA . Racconti da Kepler
La musica, arte pioniera nella tecnologia
In 18 Marzo 2016 da Il ViaggiatoreIl Viaggiatore latita e manda in redazione messaggi del tipo: “Non posso, fate voi?” Il fatto che in contemporanea latiti pure la divina Comtesse potrebbe indurre a trarre conclusioni tutt’altro che improbabili. Del resto, unico lui, cacciatrice lei… Saranno in viaggio? Probabile.
A questo punto tocca a me raccontarvi qualcosa in questo venerdì. Non ho la possibilità di viaggiare nel tempo e di essere presente sul luogo e questo mi dispiace assai. Dagli appunti che il nostro alieno di Kepler 452b mi ha lasciato, oggi sarebbe dovuto finire nel 1902: il 18 marzo di quell’anno, precisamente a Milano e ancor più precisamente in un albergo, lo Straf, Enrico Caruso incide l’aria Giunto sul passo estremo dal Mefistofele di Arrigo Boito.
Enrico Caruso: Mefistofele - Giunto Sul Passo Estremo
Questa rappresenta la prima incisione su disco della storia ed è stata realizzata per la Gramophone&Typewriter Company. Immagino che l’emozione dei tecnici e dei pochi ammessi sia stata paragonabile a quella della trasposizione cinematografica de La leggenda del pianista sull’Oceano, quando il protagonista Novecento improvvisa una composizione guardando dall’oblo della cabina una ragazza di cui si è innamorato.
900 La leggenda del pianista sull'oceano
Ma la musica come si è evoluta? Il paleofono di Charles Cross nel 1877, il fonografo l’anno dopo di Thomas Edison e il grammafono di Emile Berliner nel 1897 e il giradischi nel 1924 rappresentano le tappe fondamentali e per decenni non cambierà praticamente nulla.
E se si vedono le diverse forme dei vinili (il carbonio originario viene sostituito nel 1948 dall’acetato di vinile) 33, 78 e soprattutto 45 giri, è solo con l’invenzione del mangiadischi con l’alimentazione a pile negli anni Cinquanta che la musica diventa portabile, caratteristica che la farà diventare un’esperienza sia casalinga che fuori dalle mura domestiche.
Altro discorso parallelo e non meno importante è la musica su nastro magnetico: nel 1935 la tedesca Basf commercializza le prime bobine che si ridurranno, come nel caso dello stereo8 del 1964 realizzato da William Powell Lear, una cartuccia con 8 canzoni. Non vi ho parlato del juke-box, lo ha già fatto il Viaggiatore il 19 febbraio.
Il vero prodotto rivoluzionario risale all’anno prima grazie alla Philips: spazi ridotti e diversi minutaggi in un formato che resisterà a lungo anche dopo l’avvento del digitale; si parla l’avrete capito della musicassetta. Comoda a casa, perfetta per la macchina e gli stereo portatili (in particolare il Walkman del 1979).
Il vantaggio del nastro magnetico lo si vedrà anche nell’informatica e nel cinema: ma questa sarebbe un’altra storia.
Nel 1982 viene commercializzata la prima musica in digitale: qui si apre una diatriba su quale sia il primo Compact Disq della storia. Con la premessa che il CD di policarbonato, di 12 cm di diametro e con un foro che corrisponde al Fiorino olandese comincia a muovere i primi giri laser nel 1969, viene sviluppato per tutti gli anni Settanta e solo unendo le forze tra Philips e Sony si arriva alla commercializzazione, il primo è 52nd Street di Billy Joel uscito in Giappone il 1° ottobre 1982 o The Visitors degli Abba uscito nel novembre dello stesso anno ma stampato a Londra il 17 agosto del medesimo anno?
La tecnologia corre e il Walkman a nastro viene soppiantato da quello in digitale sul finire degli anni Novanta.
Ma le novità non finiscono qui: la codifica Mpeg nel 1997 permette l’MP3 e la musica da fisica si trasforma in liquida ed entra nei PC e nell’Ipod, la grande novità per la musica portatile.
Tralasciamo le problematiche della pirateria, ancora più evidente, e ci concentriamo sugli aspetti pioneristici della musica: se Six Degrees è stato il primo Social Network, abbastanza di nicchia per la quantità di utenti che potevano accedere al Web, è My Space del 2003 a portare dentro nel diario la musica come ingrediente quasi più importante.
Chiudo questo percorso con due piattaforme musicali come Spotify e Grooveshark che, all’opportunità di profilarsi la musica preferita da ascoltare in streaming, permette anche una narrazione Social vera e propria, avendo come ulteriore possibilità di confronto tra utenti.
Mentre ripenso a questa veloce panoramica dell’evoluzione musicale, che è partita prendendo spunto dal giorno dell’incisione di Caruso, mi auguro che il Viaggiatore torni presto, perché, Comtesse o non Comtesse, la rubrica è la sua…
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