La voglia è una palla di frolla

La lussuria può essere in tutto. In un oggetto, in un uomo, in un cibo. La misteriosa L. aspetta lui, si prepara senza inibizioni a possederlo. Lo stile di Chiara Menardo, forte e mai scontato, trasuda qui erotismo in ogni dettaglio. Il racconto quarto classificato di StorieSuperbe – La Lussuria. Continua

La carne è un lusso

Una donna lussuriosa o una massaia che sogna ciò che è più alla sua portata di mano: l’uomo aitante del supermercato. Scopriamo che è recidiva, ci prende gusto, e ora tocca a quello del reparto carne. E se la lussuria non è carne… Viola Miller arriva quarta al concorso letterario StorieSuperbe – La Lussuria. Continua

Alla fine amanti

In un racconto mitologico, fatto di dettagli e di allusioni, la Morte è l’amante infelice di Satana. Ci immaginiamo due corpi aggrovigliati, lussuriosi eppure stanchi, e l’immagine stride, si guasta nella sua incurante scompostezza, ma ci risulta irresistibile. Finché la Morte ha paura di una luce. Ed è Satana a non capire. Alla fine amanti è un racconto di Liviana Ceccarelli, arrivato terzo al concorso StorieSuperbe – La Lussuria. Continua

Cosa succede dietro quelle persiane chiuse

L’accostamento dell’animale e della donna. Le vibrisse del gatto e i tacchi a spillo, in una strada buia, gelida. Percepiamo il rumore, il freddo, il calcolato distacco che rende il desiderio ancora più ineffabile. Scopriremo cosa si nasconde dietro quelle persiane? Il racconto di Alessandra Simonatti si è classificato secondo al concorso StorieSuperbe – La Lussuria. Continua

Le date superbe di agosto 2016

Per tutti i nostri Seveners, le imperdibili sette date superbe. Continua

Naufraghi

«Sorridevano a una speranza che solo i disperati possono avere, perché non sanno quello che li aspetta». E la disperazione è un singulto, con cui la realtà va reinventata per sopravvivere. Donne della lussuria, donne che non hanno sogni, donne morte pur vivendo. Naufraghe. Il racconto vincitore di StorieSuperbe – La Lussuria è di Gianfranco Monaca. Continua

Quella sera a Madrid

Ci sembra di leggere Kerouac, e da subito apriamo la porta al viaggio. Lo lasciamo entrare, scorrere come dice lui, fare ciò che vuole di questa ira che non è poi tanto male, che conserva comunque in sé la simpatia del sole e della vitalità dei vent’anni. “Dove vuoi andare? All’inferno! Lì ci sei già, inventati qualcosa di meglio. In Spagna, dicono che è bella d’autunno. Andiamo in Spagna”. Ci andiamo con Gianfranco Monaca e ci sorprendiamo come lettori affamati di storie. Continua

Totem

Per la prima volta tra i racconti vincitori di StorieSuperbe abbiamo a che fare con un’ira cattiva, di una crudeltà gratuita. Molto maschile, potremmo dire. E nel suo connotato maschile spicca il sex toy per eccellenza: il dildo. Il lettore si chiede dove sarà portato alla fine, e intanto legge scoprendo che la scena è un cerchio che si chiude su sé stesso. Aldo Vozzi con Totem. Continua

Con gli occhi di un bambino

Gli occhi sono genuini, non abbiamo dubbi nel vedere i simboli dell’infanzia, le paure trasformate in fantasia, le domande rimaste nell’aria insieme alla noncuranza adulta, che spesso, e a volte inconsapevolmente, è un esempio da biasimare. Così noi, lettori maturi, ci spogliamo dell’esperienza e dell’odore di mondo, e scopriamo insieme a un bambino cosa significa Ira, comprendendone per la prima volta il pericolo. Continua

Death on two legs

Un ritmo che ipnotizza, punti di domanda lanciati nelle mani insicure del lettore. Chi è lei? La Gioconda? La morte? Il diavolo? Carne reale che vede confluire in sé potere e malizia e peccati di ogni genere? Perché leggiamo l’invidia, la brama di avarizia, la lussuria, la superbia estrema, l’accidia di chi osserva e non è visto, e tutto diventa ira. Non abbiamo elementi oltre il male danzante e infuocato. E va bene così. Anche per noi. Continua

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