
GOLA . RicetteColte
Il pollo sauté alla Marengo
In 22 Marzo 2021 da Fabio MuzzioNon è infrequente che i film giochino troppo sulle qualità degli interpreti a causa di sceneggiature abbastanza deboli: la critica inquadrò così nel 1983 Questo e quello, opera uscita poco prima di Natale, schiacciata da altre pellicole e costruita su una formula molto collaudata dei due episodi e diretta da un Maestro del genere, Bruno Corbucci. Renato Pozzetto era nel periodo più florido dal punto di vista del successo al botteghino e Nino Manfredi mostro sacro nell’ennesima pellicola di una carriera straordinaria e sempre intensa. Il film si è collocato al 45mo posto per gli incassi nel 1984, per intenderci è l’anno di Flashdance, La chiave, Wargames, Stayling Alive, Il ritorno dello Jady e del primo cinepattone di culto, Vacanze di Natale.
Il primo episodio Questo… amore impossibile vede protagonista Renato Pozzetto (Giulio), un fumettista in crisi di ispirazione che ritrova grazie a una delle belle delle commedie anni Ottanta: Janet Agreen (Lucilla). In proposito, la fidanzata di Giulio è Michela Miti, altro sogno proibito della nostra cinematografia sexy dell’epoca. A completare il cast ci sono Gianni Agus, fantastico caratteristica e lo stesso Manfredi, nel ruolo del dottore.
Per la nostra ricetta dobbiamo invece spostarci sul secondo episodio Quello… col basco rosso, dove è Nino Manfredi a essere protagonista nel ruolo di Sandro, scrittore senza troppa ispirazione di un romanzo e che alle Terme di Montecatini, dove si trova, incontra una vecchia fiamma: Dora, interpretata da Silva Koscina, sempre affascinante dopo il periodo d’oro dei decenni precedenti. In realtà tutto ruota su Daniela, la figlia di Dora e che conosce fin da bambina il buon Sandro: vittima di un trauma che le impedisce di avere una completa vita sessuale con il fidanzato Gregory, Renato Pozzetto, questa volta lui “in prestito” nell’episodio altrui. La freschezza della ventenne Daniela, una Désirée Nosbusch ben disposta a regalare sequenze che ne evidenziano la bellezza senza troppi vestiti, mette a dura prova gli ultimi fuochi di Sandro e, per chi non l’avesse mai visto, lascio scoprire cosa succederà. Il cast si completa, tra gli altri, con un altro grande: Paolo Panelli, nei panni di un dottore.
Come detto, seppur la sceneggiatura cerchi di buttarla sullo psicologico, sopravvive sui due pezzi da Novanta che risultano sempre gradevoli. Il momento forse più esilarante è la canzoncina che Gregory afferma di cantare a Daniela nei momenti dei rapporti sessuali e che, al bar, ripropone nella sua intera melodia a Sandro, chiedendogli di sacrificarsi per risolvere il problema dell’amata.
La ricetta è tratta dal pranzo che Sandro prepara a Daniela, con la ragazza che si presenta in cucina ad assaggiare prima e mangiare poi, il pollo sauté alla Marengo con un solo asciugamano che finisce con lo scivolare a terra.
Ingredienti per 4 persone:
- Pollo intero 1
- Pomodori pelati 300g
- Funghi Champignon 300g
- Gamberi di fiume 8
- Pane casereccio fette 4
- Uova 4
- Prezzemolo mazzetto 1
- Alloro due foglie
- Limone 1
- Brodo di carne
- Olio E.V.O.
- Aglio spicchi 2
- farina q.b.
- Cognac 1/2 bicchiere da cucina
- Sale
Preparazione
Questa ricetta, che risale alla battaglia alessandrina di Marengo del 14 giugno 1800, è stata combattuta e vinta dai francesi contro gli austriaci. Per la prima ricetta si narra, in più di una ricostruzione storica, che lo chef personale di Napoleone, Dunand abbia chiesto di “recuperare” agli aiutanti qualche ingrediente per soddisfare il proprio condottiero e trovarono una gallina, qualche pomodoro, delle uova e qualche gambero di fiume. Il pane un po’ raffermo e il cognac pare fossero già in dispensa. Da qui la realizzazione di una ricetta con differenti versioni. Sandro, per esempio, ci mette anche l’alloro e non disdegna di raccontare l’origine storica anche se non gli risulta così facile. Ti consiglierei di non avere distrazioni almeno quando tagli il pollo poi, per il resto, lo lascio alla tua opportunità che potrebbe essere anche intrigante.
Partiamo dal pollo: la mia quantità è per quattro persone certo e per questo acquista un pollo di almeno un chilo. Se serve fiammeggialo e procedi poi con la suddivisione nei classici pezzi. Nel caso risciacqualo, asciugalo bene e infarinalo.
Prepara i pomodori: se sono freschi, ben maturi sarebbero l’ideale, altrimenti puoi affidarti a quelli conservati, tagliali a dadini tenendoli da parte.
Versa qualche cucchiaio di olio di oliva con l’aglio a fuoco vivace così da creare la solita base profumata in una padella ampia che possa accogliere il pollo. Abbassa la fiamma e metti le diverse parti che hai tagliato e rosolalo per bene. Aggiungi le foglie di alloro e il cognac. Una volta che la componente alcolica sarà evaporata, aggiusta di sale e aggiungi i pomodori cuocendo a fuoco basso per almeno 15 minuti.
Inizia a preparare i funghi che taglierai a fette sottili tenendoli da parte.
Se, come prevede la ricetta storica, ma non quella di Sandro, vuoi aggiungere i gamberi di fiume prepara in una pentola un soffritto di olio di oliva e aglio, adagia i crostacei che bagnerai ancora con del cognac e che cuocerai per almeno 5 minuti e non prima che sia evaporata la parte alcolica. Aggiusta di sale e tienili in caldo coprendo con un coperchio.
Verifica che il pollo stia cuocendo e, nel caso si stia asciugando troppo il pomodoro aggiungi un paio di mestoli di brodo oppure di acqua tiepida. Quando avrai un bel sughetto, aggiungi i funghi, il prezzemolo e il succo di un limone, continuando a fuoco basso.
Se poi aggiungi anche le uova preparali al tegamino con il tuorlo ancora ben liquido. Ogni uovo troverà la disposizione ideale sulla fetta di pane casereccio che avrai tostato.
Con il pollo cotto a puntino, i gamberi ancora caldi e i crostini con l’uovo pronti non ti resta che preparare i piatti e servire: i gamberi saranno di guarnizione al pollo sauté alla Marengo insieme al pane con l’uovo. Se poi, come capita a Sandro, la distrazione avrà preso il sopravvento e ti capiterà di parlare di petto e coscia in un altro senso, non potrai che rendere contenta la Divine Comtesse che qualche anno fa ha chiesto ad almeno sei chef di prepararle questo piatto: pare che tutti fossero in asciugamano.
(ADV)
Come fare ufficio stampa: competenze e operatività è un corso di Fabio Muzzio dedicato a chi vuole apprendere tutti gli strumenti necessari per la comunicazione di impresa che si rivolge agli operatori dei media: per acquistare clicca qui
Post Views: 183
Navigazione
- HOME
- AltreStorie di Neó
- IO E IL DOTTOR ZETA, LA RAGAZZA ICS ED IO
- SOSTIENI SEVENBLOG!
- NEWS
- LETTERATURA&SOCIAL
- CRONACHE DA SOTTILIA
- CATTIVICONSIGLI
- LE STORIE DI MICHELANGELO
- EMPATICAMENTE
- I Podcast
- AudioRacconti
- SPECIALE QUARANTENA
- SEVEN BLOG
- AREA MANOSCRITTI
- CHI SIAMO
- CONTATTI
- Privacy Policy
- SOSTIENI SEVENBLOG!
Consigli
Articoli recenti
- I torreznos del bar La Muralla 12 Marzo 2025
- Certe donne 11 Marzo 2025
- L’alba ai vetri 4 Marzo 2025
- La Magia dell’Isola Elio 3 Marzo 2025
- Michel de Montaigne 28 Febbraio 2025
Lascia un commento