GOLA . RicetteColte
La cena di Henry Osgood: le ostriche alla Rockfeller
In 21 Ottobre 2020 da Fabio MuzzioPerché la gola è una cena da servire amorevolmente (forse)
One Flew Over the Cuckoo’s Nest è un romanzo uscito per la prima volta nel 1962 realizzato dalla penna di Ken Kesey. In Italia è uscito solo nel 1976 con il titolo di Qualcuno volò sul nido del cuculo sull’onda dello straordinario successo dell’omonimo film che agli Oscar® del 1975 ottenne nove nomination e la vittoria delle cinque statuette più prestigiose: Miglior film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura, Miglior attore protagonista, Miglio attrice protagonista. Il successo della pellicola di Milos Forman, aveva fatto ottenere il primo dei tre Oscar® a Jack Nicholson e a Louise Fletcher per il ruolo di Mildred Ratched. La vicenda si svolge nel corso degli anni Sessanta segnando una tappa importante del racconto della malattia mentale sul grande schermo. Nel 2020 il romanzo diventa una SerieTV e riporta la storia all’immediato dopoguerra, quando l’infermiera Ratched arriva a Lucia, nella contea di Monterey, in California per farsi assumere al Lucia Stail Hospital diretto dal Dr. Richard Hanover.
Questa volta a dare il volto all’infermeria è Sarah Paulson che offre un’interpretazione di grande spessore e che ci conduce all’interno di una storia forte nei contenuti, spietata nelle azioni e nella quale nessuno sembra salvarsi dalla follia, nemmeno chi si reputa senza apparenti problemi mentali. Come sempre accade cerco di non aggiungere molto altro al racconto lasciando quindi alla curiosità e alla visione chi è interessato a visionare una Serie molto solida e con un grande cast. Essendo questa una rubrica che coglie ricette nelle narrazioni, vi propongo, per ora, quella delle Ostriche alla Rockfeller che completano, insieme alle animelle, al boeuf alla bourguignon e alla torta crema e cioccolato, la cena che viene servita a Henry Osgood (Brandon Flynn) dall’amorevole madre, la miliardaria Lenore Osgood che ha il volto sempre affascinante di Sharon Stone.
Ingredienti per due persone:
- Ostriche 12
- Spinaci 150 g
- Grana 75 g
- Burro 40 g
- Pan grattato 50 g
- Acciughe 3
- Succo di limone 1
- Aglio 1 spicchio
- Scalogno 1
- Prezzemolo ciuffi 2
- Sedano 1 gambo
- Capperi 10
- Birra 200 ml
- Olio E.V.O
- Sale e pepe
Procedimento
La ricetta sarebbe stata servita per la prima volta a New Orleans nel ristorante Antoine, dal nome del primo proprietario: Antoine Alciatore. viene accreditata a Jules, figlio del primo chef del ristorante: Antoine Alciatore, che lo aveva inaugurato al 713 rue St. Louis nel quartiere francese nel 1840, per proporre la cucina creola. Nel 1889 il figlio Jules, divenuto proprietario, si inventa questo piatto ricco, da qui l’omaggio a John D. Rockefeller, all’epoca l’uomo più ricco degli Stati Uniti. Come sempre accade vi sono differenti versioni della ricetta, in particolare sull’utilizzo del formaggio: chi propone il grana, chi il pecorino chi la mozzarella. Nella versione originale, poi, era previsto anche l’uso dell’assenzio.
Intanto partiamo dagli spinaci che andranno cotti in acqua salata. Dopo che li avrai ben colati e lasciati raffreddare li insaporirai in una padella antiaderente dove avrai prima fatto sciogliere il burro. Dopo un paio di minuti a fuoco basso, aggiungi lo scalogno, l’aglio, il sedano, il prezzemolo, i capperi e le acciughe tritati finemente. Cuoci per una decina di minuti, aggiusta di sale e aggiungi una bella macinata di pepe. A questo punto aggiungi il succo di un limone, il pangrattato, il grana e la birra (in alternativa un bicchierino di liquore di anice) e prosegui la cottura dolcemente avendo cura di amalgamare bene tutti i composti e lasciato evaporare la parte alcolica. Quando avrai ottenuto una salsa di buona consistenza potrai aggiungerla alle ostriche che avrai in precedenza aperto e pulite. Regolati sulla quantità di salsa da aggiungere in base alla grandezza dei molluschi, che avrai disposto su una teglia. Se il tuo forno ha raggiunto i 200 gradi puoi informare per circa 15 minuti.
La Divine Comtesse ha richiesto qualche volta la preparazione di questo piatto in particolare nelle occasioni della visita al suo castello di un grande amico americano. Tuttavia, come ben sa Ambrojo, la Divine ama degustare le ostriche al naturale accompagnate dallo champagne magari davanti al camino (e mai da sola).
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