
GOLA . RicetteColte
Il gallo al vino a cui Maigret non resiste
In 11 Ottobre 2023 da Fabio MuzzioMaigret: Scusate, potrei sapere cosa state mangiando?
Avventore: Pollo al vino
Maigret: Pollo al vino… deve essere ottimo a sentire dall’odore…
Avventore: Squisito
Il Commissario Maigret decide così di invitare il criminologo Spencer Oats a pranzo.

Il Commissario Maigret, Un’ombra su Maigret, 1964 (YouTube)
Del Commissario Maigret vi ho parlato in post tutto dedicato cercando riscoprire un classico della letteratura in una delle trasposizioni sul piccolo schermo, in particolare firmate dalla RAI.
L’amore per la cucina del personaggio creato da George Simenon è una delle caratteristiche che lo contraddistinguono, al pari dell’inseparabile pipa e il carattere burbero. E proprio i diversi piatti della cucina francese si ritrovano in tutte le trentacinque puntate siano esse realizzate dall’inseparabile Signora Maigret, dalle portinaie o preparate nelle trattorie o nei bistrot, dove non manca mai lo spuntino con l’uovo sodo e il boccale di birra.
La seconda ricetta tratta dall’episodio Un’ombra su Maigret è quella del pollo al vino, come viene tradotto in italiano, anche se si tratta della classica ricetta del coq au vin, quindi il gallo, il piatto preferito dal grande investigatore della polizia giudiziaria e che segue i funghi alla bordolese. La puntata è tratta dal romanzo del 1942 Cécile est morte pubblicato da Éditions Gallimard e uscito prima sul quotidiano Paris-Soir suddivisivo in 45 puntate concentrate tra febbraio e aprile dell’anno prima.

Paris Soir, 4 aprile 1941 (Fonte gallica.bnf.fr)

Paris Soir, 4 aprile 1941 (Fonte gallica.bnf.fr)

Paris Soir, 4 aprile 1941 (Fonte gallica.bnf.fr)
Chiacchierando sul caso e sui metodi investigativi Maigret e Oates entrano in una trattoria, che è anche bistrot: inzialmente per prendere un latte, per l’ospite statunitense che arriva dall’Istituto di criminologia di Philadelpia e un calvados in bicchiere grande per il buon Maigret. Nell’uscire non sfugge prima il profumo e poi il piatto che sta consumando un avventore: si tratta del pollo al vino e la tentazione è troppo forte. Maigret coglie così al volo l’occasione per invitare Oates a pranzo. Conosciamo così i proprietari: Désiré serve in sala e Melanie si occupa della cucina, dopo essere stata per venti anni la cuoca di un “Ministro che non ha fatto una bella fine”. La coppia sembra conoscere bene Maigret, accolto come un cliente davvero speciale. E così, tra la promessa di un pranzo casalingo, ben accolto dal criminologo “Mi hanno invitato solo in ristoranti di lusso” e un tavolo vicino al telefono, perché il lavoro non passa mai in secondo piano, prima i funghi, che sono anche contorno, si passa al pollo al vino appena preparato e ben caldo accompagnato dal un rosso Beaujolois; non mancherà anche un bis con tanto di mani unte come sa l’avvocato Leloup, che porta del materiale investigativo importante ma in fondo disturba il pranzo con le sue chiacchiere.
La scena non si può dire che non sia realistica: Gino Cervi non si tira di certo indietro e mangia di gusto.
Il pranzo viene chiuso con una grappa e ai saluti Melanie lascia per la Signora Maigret la ricetta del pollo al vino, così da poterlo rifare anche a casa.
INGREDIENTI PER 2 PERSONE
- Gallo 1,5kg
Marinatura
- Vino rosso 1/2 litro
- Cipolla 1
- Carota 1
- Aglio spicchio 1
- Chiodi di garofano 4
- Bacche di ginepro 2
- Timo rametto 1
- Alloro foglie 2
- Pepe in grani 3
Preparazione del gallo
- Gallo
- Pancetta dolce 50g
- Farina 00
- Olio E.V.O.
- Marinata
- Acqua
- Sale

Il Commissario Maigret, Un’ombra su Maigret, 1964 (YouTube)
PROCEDIMENTO
La ricetta, orgogliosamente francese, alcuni direbbero la più francese di tutte anche per l’aspetto simbolico, non è certo leggera e poco calorica, diciamo che quella che ti propongo appartiene a quelle che farebbero storcere il naso a qualsiasi nutrizionista o, ancor peggio, medico. Alcuni ti potrebbero dire che dovresti utilizzare anche del brodo preparato con gli scarti, ossa, pelle e interiora insieme al bouquet garni, le erbe aromatiche. Ho preferito evitare anche questo, per cui procediamo.
Il gallo (pollo) deve essere porzionato, la quantità che ho indicato è per due quantità Maigret, che non solo si concede il bis del piatto preparato da Melanie, ma che normalmente definirlo una buona forchetta è non rendergli giustizia.
La sera prima metti in una casseruola il gallo e i vari ingredienti della marinatura e copri il tutto con del vino rosso, per esempio, un borgogna se vogliamo rimanere nelle atmosfere di oltralpe. Metti in frigo e lascia che la notte più che consiglio porti a insaporire la carne.
Siamo quindi pronti per prelevare tutte le parti del gallo e disporle in un piatto cercando di averle il più asciutte possibili. Filtra la marinatura, eliminando tutti gli ingredienti perché servirà per la cottura.
Infarina il gallo e prendi una pentola antidarente con il bordo abbastanza alto e con una giusta larghezza per la carne.
A fuoco basso versa un filo di olio (ho evitato il burro perché mi avrebbero segnalato per troppi grassi) e sciogli la pancetta dolce tagliata sottile sottile senza farla bruciare. Metti le parti del gallo a rosolare su tutti i lati e quando hai raggiunto il tuo obiettivo versa la marinatura e un po’ di acqua. Aggiusta di sale e lascia cuocere a fuoco moderato per almeno un’ora e mezza. Regolati con la grandezza dei pezzi del gallo e fai in modo che la marinatura si asciughi di circa della metà, altrimenti aggiungi acqua.
Il tuo coq au vin è pronto per essere mangiato, anche con le mani, come ci dimostra il Commissario Maigret. Tieni conto che lo puoi servire anche con verdure, cipolline ecc. ma Melanie e Désiré lo hanno accompagnato con i funghi alla bordolese, la prima ricetta estrapolata da questo episodio.
Dopo il conto e durante i saluti Melanie lascia al Commissario la ricetta per la Signora Maigret così che possa cucinare la prelibatezza anche a casa.

Il Commissario Maigret, Un’ombra su Maigret, 1964 (YouTube)
(ADV)
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