CattiviConsigli . IRA
Colloquio a distanza
In 18 Dicembre 2020 da Gianluca PapadiaHo passato la notte a ripensare al piano senza chiudere occhio. Alle 4 in punto ho spento la sveglia prima che suonasse. Ho fatto una doccia ghiacciata. Lo so che siamo a dicembre ma lo shock termico mi serve per svegliarmi completamente. Di solito ci metto troppo tempo per carburare e stamattina devo essere concentrato, se voglio portare a casa il risultato. Ormai è più di un mese che va avanti questa storia e non posso fallire.
Il freddo mi fa battere i denti, ma devo resistere. Non ho neanche asciugato i capelli con il phon. Il calore potrebbe assopire i miei riflessi.
In cucina è già tutto pronto: i tre computer di casa sono accesi e collegati alla rete. Per non avere sorprese ho comprato su Amazon un generatore di corrente da 6500 watt. Garantisce dieci ore di autonomia in caso di blackout elettrico.
Proprio ieri, la Vodafone mi ha installato un’ADSL di backup nel caso in cui quella principale della TIM abbia problemi.
I quattro smartphone di casa sono tutti carichi al cento per cento. Nell’ultima settimana ho provveduto al cambio di operatore per tre di loro. Adesso ogni telefono ha un operatore telefonico diverso.
Il tablet è collegato al Wi-Fi del mio vicino e sarà usato solo in caso di catastrofe non prevedibile. C’è voluto un po’ per farmi dare la password da Vicidomini. I suoi figli sono grandi e non pretendo che capisca la gravità della situazione. Ho cercato di spiegargli che mi servirà solo in casi eccezionali ma lui non mi ha creduto.
«Vuole andare su quei siti zozzi?», mi ha chiesto dopo che gli avevo spiegato la situazione grave nella quale si trova la mia famiglia.
«Può accendere il Wi-Fi alle 07:59 e spegnerlo alle 08:01», gli ho detto per cercare di tranquillizzarlo.
«Forse a lei due minuti sono più che sufficienti».
«Poi se vorrà, potrà cambiare la password», ho aggiunto fingendo di non cogliere il suo sarcasmo.
Mentre bevo la mia seconda Red Bull, ripenso all’estenuante trattativa: Vicidomini ha accettato di concedermi due minuti della sua ADSL in cambio di dieci voti favorevoli alle sue insensate proposte che farà durante le prossime riunioni di condominio.
Finita la seconda Red Bull, attacco con la terza. La taurina aumenta il battito cardiaco e posso svolgere i test presenti nella checklist con un livello di attenzione massimo.
Sulla Smart TV della cucina è visualizzata una pagina Web che esegue lo speedtest della linea telefonica di casa ogni due minuti. In caso di decadimento delle perfomance, sarà attivato un segnale di allarme su tutti i dispositivi Alexa della casa. Un’App sul mio cellulare fa la stessa cosa per la rete 4G dei cellulari, ma, in questo caso, l’allarme scatterebbe su tutti i dispositivi Google della casa tranne che su quello della cucina. Il dispositivo Google Nest della cucina scandisce il countdown dalla mezzanotte di ieri. Ho letto che i Gladiatori avevano uno schiavo che faceva la stessa cosa: serviva a tenere alta la tensione fino all’ingresso nella fossa dei leoni.
Prenotare un colloquio con i docenti in regime di DaD è una battaglia sanguinosa. Gli incontri possono avvenire solo tramite sistema di video conferenza e i posti disponibili sono soltanto cinque a settimana. È per questo motivo che i posti disponibili si esauriscono in quattro secondi netti. Avere un colloquio con la Regina Elisabetta II sarebbe molto più semplice.
L’idea è di attaccare contemporaneamente su più fronti. Stiamo provando e riprovando tutte le mosse da più di un mese. Tutto è stato studiato nei minimi particolari. Ho preparato dei video che ho mostrato alla mia famiglia come il Professore della Casa di carta. Abbiamo sacrificato notti intere per le simulazioni di tutte le fasi di questa guerra senza esclusione di colpi. Quello che ho dovuto affrontare qualche anno fa per la scelta della Sezione H, è una passeggiata a confronto di questo stressante addestramento notturno.
Quando manca un’ora esatta all’appuntamento, sveglio il resto della famiglia. Nessuno di loro accetta di farsi una doccia gelata e nemmeno la Red Bull ottiene il successo sperato. Dopo dieci minuti mia moglie decide che il countdown scandito dalla voce metallica del Google Nest le mette ansia e così decidiamo di spegnerlo.
Alle 7:37 iniziamo il riscaldamento dei polpastrelli. I progressi mostrati in questo mese, hanno dimostrato che un’elevata sensibilità sull’estremità del pollice e dell’indice aumenta la velocità di reazione del 17,5%. Ognuno di noi dovrà premere invio sulla tastiera con il pollice e contemporaneamente cliccare sul tasto “Prenota ora” sul cellulare. Per un mese io, mia moglie e mia figlia ci siamo allenati in questo esercizio faticosissimo. Il record di 7.896 battute al minuto è della piccola di casa che evidentemente ha una manualità più sviluppata rispetto ai suoi genitori che viaggiano su cifre nettamente inferiori.
Solo se uno di noi tre avrà la fortuna di accedere alla pagina successiva entrerà in gioco mio figlio maggiore. L’addestramento di questa fase è stato molto impegnativo anche perché, a seconda del mezzo tecnologico usato, le azioni da compiere sono diverse. Se la finestra di conferma si apre sul telefono, il compito di mio figlio sarà più semplice: basterà cliccare con l’indice della mano destra sul tasto “Conferma”. Se invece la finestra si apre sul computer, mio figlio dovrà eseguire la stessa operazione con il mouse. Le prove di velocità di questa fase denominata “Conferma da PC” hanno prodotto la rottura di ben due tavoli della cucina. Per fortuna Ikea consegna anche in questi giorni di mobilità ridotta causa Covid. Oltre a rinnovare per ben due volte l’arredamento della cucina ci ho rimesso anche tre paia di occhiali. La furia che il tredicenne di casa ha messo nelle prove di questi ultimi giorni ha travolto anche i due pesciolini rossi che vivevano da più di un anno sul mobile della cucina, il vetro dello sportello del forno e la macchina del caffè Nespresso, ma non posso biasimarlo. A lui è toccato il compito più difficile e sono orgoglioso dell’impegno dimostrato nell’allenamento. Adesso ha appena finito di fare cento flessioni e sta facendo scrocchiare i muscoli del collo che in questi giorni sembrano essersi sviluppati in modo mostruoso.
«Papi, manca un minuto», urla mia figlia.
È il segnale che siamo arrivati al punto di non ritorno. Mia moglie, con un cenno d’intesa, mi conferma che il tablet è collegato al Wi-Fi di Vicidomini: anche il sistema di backup è in piedi.
Alle 07:59 precise, le nostre mani si attivano all’unisono come se facessimo parte della stessa squadra di nuoto sincronizzato. Mio figlio passeggia nervosamente alle nostre spalle. Il suo volto è solcato da rughe che non gli avevo mai visto prima. Sembra invecchiato di dieci anni e fatico a riconoscere, in quel volto segnato dallo stress, il ragazzino timido che due anni fa era scoppiato in lacrime quando aveva scoperto di essere capitato nella Sezione H.
Alle 08:00 in punto, sul computer di mia figlia compare la finestra di conferma. Magicamente il puntatore del mouse è già posizionato sul tasto “Conferma”. Le migliaia di simulazioni che ho fatto per la posizione del mouse rispetto al tavolo di lavoro hanno prodotto un risultato perfetto. Con un balzo degno di Bruce Lee mio figlio si catapulta sul computer alla mia destra e, con un rapido movimento del polso, riesce a cliccare sul pulsante sinistro del mouse.
“Prenotazione effettuata con successo” è l’ultima cosa che vedo prima di svenire.
Mi sveglio qualche ora dopo al pronto soccorso. Mia moglie è al mio fianco e quando mi vede, scoppia a piangere.
«Ce l’abbiamo fatta», sussurro, ma parlare mi provoca dolore in tutto il corpo. «Perché siamo qui?».
«Hai quattro costole incrinate, il setto nasale rotto e un trauma cranico. Devono farti una TAC», risponde lei non riuscendo a trattenere le lacrime. Mi commuovo vedendola così in pena per me. Cadere sotto il fuoco amico è un pericolo che corre ogni soldato. Mio figlio forse poteva muoversi con più cautela ma la colpa è solo mia che l’ho caricato di troppe responsabilità. Forse avrei potuto evitare di leggergli tutte le sere L’Arte della guerra di Sun Tzu.
«Avremo il nostro primo colloquio, è questo che conta», riesco a pronunciare con uno sforzo enorme.
Due infermieri entrano nella stanza. Mentre uno di loro apre le porte, l’altro sblocca le ruote del mio lettino. Sento la testa girare vorticosamente mentre mi trasportano nel corridoio e chiudo gli occhi per cercare di riposare.
«È caduto dal primo piano», dice sottovoce uno dei due infermieri quando siamo in ascensore. «Per fortuna c’era un’auto parcheggiata sotto il suo balcone. Gli ha salvato la vita», aggiunge, e io finalmente ricordo cosa è successo.
Io e mia moglie che ci abbracciamo dopo il risultato ottenuto. Mio figlio che fa l’Haka, la danza Maori resa famosa dagli All Black, urlando così forte da raschiarsi la gola. Le immagini gioiose ritornano nitide nella mia testa. È tutto meravigliosamente perfetto, tranne che per quella vocina. È una litania che ti entra nel cervello, una macabra cantilena da film horror.
«Papi, ma l’8 Dicembre non è festa?», sta ripetendo con un tono innocente mia figlia piccola.
«Certo», le risponde mia moglie con un sorriso stampato sulla faccia.
Rivedo i suoi occhi diventare grigi nel momento preciso in cui si fermano sul monitor del computer. Rivivo quell’attimo di terrore in cui mi avvicino a mia moglie e finalmente la vedo: la data dell’appuntamento. Vicino alla data, a testimonianza del nostro totale fallimento, c’è scritto “1/5” e questo fa aumentare ancora di più la mia disperazione perché significa che abbiamo prenotato soltanto noi. Nessun altro si è fatto fregare dal giorno festivo.
Quello che è successo dopo non è più così nitido. Ricordo vagamente di aver distrutto tutti i computer, i telefoni e il tablet che stavano sul tavolo della cucina. Ricordo di essere uscito sul balcone perché mi mancava l’aria, la testa che girava e l’auto di Vicidomini che si avvicinava a forte velocità.
(ADV)
Il Piano strategico di comunicazione realizzato da Fabio Muzzio e dedicato a imprenditori, studenti di marketing e appassionati: per acquistare clicca qui sotto.
Navigazione
Consigli
Articoli recenti
- Sette automobili tratte dai film italiani 28 Aprile 2024
- Lo sbarco di Anzio dal vivo 19 Aprile 2024
- Armando Testa 12 Aprile 2024
- Fantasia! 9 Aprile 2024
- Storie d’amore 2 Aprile 2024
Lascia un commento