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GOLA . RicetteColte
Il gelato al caffé di Kate
In 14 Settembre 2022 da Fabio MuzzioPensavo, dopo le nostre recenti esperienze, di far riposare la fantasia per un po’ di tempo.
Kathryn Janeway a B’Elanna Torres
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Star Trek – Voyager, episodio Visioni mentali (Fonte YouTube)
Perché la gola può essere anche una visione
Della quarta serie di Star Trek in ordine di produzione Voyager ho avuto già modo di parlarvene a proposito di una ricetta: la crostata di pinoli. L’astronave catapultata dal Quadrante Alpha, convenzionalmente il nostro, a quello Delta, porta l’equipaggio composto da ufficiali della Flotta stellare e di ribelli Maquis a unire la forze vestendo la stessa divisa e così affrontare le incognite di un intera porzione di galassia sconosciuta.
La lontananza da casa e le implicazioni di impiegarci almeno 70 anni per tonarci, comportano i dubbi di poterci riuscire e una revisione dei rapporti personali, che arrivano anche agli ammutinamenti. La solitudine della Voyager nel viaggio, la mancanza di alleanze e il fatto di essere la preda ambita dei Kazon non impediscono però i nuovi contatti e i rischi che ne possono conseguire.
Il ponte ologrammi, oltre a fornire agli sceneggiatori spunti per avventure aggiuntive e originali, rappresenta un luogo di svago utilizzato da tutti i membri. Il Capitano Kathryn Janeway, almeno nelle prime stagioni, si cala nei panni di una governante al servizio di Lord Burleigh per istruire i due rampolli: Henry e Beatrice. Un castello misterioso, una madre che sembrerebbe morta, una porta da non aprire. Il mistero è fitto e intrigante e, soprattutto, si complica quando qualcosa non torna nello sviluppo della trama: la dichiarazione d’amore del Lord che bacia la governante e un particolare che torna costante sia fuori che dentro il ponte ologrammi: le tartine al cetriolo.
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Star Trek – Voyager, episodio Visioni mentali (Fonte YouTube)
Quello che di insolito e che poi diviene pericoloso nasce dall’incontro con la razza aliena dei Botha, razza con facoltà telepatiche ed è in grado di alterare la percezione del vissuto di tutto l’equipaggio; intanto Harry Kim e B’Elanna Torres cercano di rendere possibile al Dottore olografico, sempre alla ricerca di un nome che nessuno gli ha assegnato, di uscire dall’infermeria e di comparire anche in altri punti dell’astronave.
Protagonista dell’episodio è soprattutto Janeway, forse la più colpita dalle allucinanzioni e dai condizionamenti che ne conseguono e che mettono a repentaglio la sua vita e quella dell’equipaggio, visto che tutti cadono in uno stato catatonico. A salvare la situazione saranno il Dottore, per quanto gli sarà possibile vista la natura artificiale e per questo non condizionabile e soprattuto Kes, che possiede facoltà telepatiche che sta piano piano raffinando con l’aiuto del vulcaniano Tuvok.
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Star Trek – Voyager, episodio Visioni mentali (Fonte YouTube)
Non aggiungo altro e arrivo la ricetta: i Dottori delle astronavi, quando si tratta di sicurezza della nave per ragioni di salute, possiedono il grado più alto e possono anche destituire dal comando i Capitani. Con Janeway non si arriva a tanto perché apparentemente particolarmente stressata, seppur alla ricerca di comprenderne le ragioni; il consiglio che viene esplicitato è quello di un po’ di riposo nel proprio alloggio: a rafforzarne il tutto (ma sarà davvero così?) dopo l’iniziale richiesta di un brodo vegetale c’è qualcosa di dolce, il gelato al caffé, che il replicatore consegna subito dopo la richiesta. Ed ecco la ricetta estrapolata dall’episodio Visioni mentali, l’ottavo della seconda stagione.
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Star Trek – Voyager, episodio Visioni mentali (Fonte YouTube)
INGREDIENTI
- latte 250ml
- panna 200ml
- uova 2tuorli
- zucchero 150g
- caffé 150ml
PROCEDIMENTO
Le ricette del gelato al caffé sono davvero numerose, tra cui la famosa Coppa del nonno, e utilizzano contenuti più calorici come la panna oppure il caffé solubile. Ci sono opzioni con il raffreddamento direttamente in freezer ma la mia scelta, non avendo il replicatore come sulla Voyager, è caduta sulla tradizionale gelatiera.
Prepara una moka con la miscela che preferisci e lascia raffreddare il caffé.
Prendi le uova, separa gli albumi (con cui potresti realizzare delle meringhe da servire a parte) dai tuorli che lavorerai insieme allo zucchero; aggiungi piano piano il latte (intero sarebbe ancora più calorico ma più buono) fino a ottenere un composto ben sciolto e omogeneo.
Versa il caffé, mescola bene e aggiungi la panna per dolci sciogliendola nel liquido. Segui le istruzioni della tua gelatiera e, con tutta probabilità, dovrai lasciare risposare il composto per qualche ora in frigorifero.
Le dosi dovrebbero darti tra i 500 e 600 grammi di gelato: non ho indicato le porzioni, perché quelle “soffrono” del grado di golosità personale. Prima di servire potresti aggiungere alla coppetta qualche chicco di caffé.
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Star Trek – Voyager, episodio Visioni mentali (Fonte YouTube)
(ADV)
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