
GOLA . RicetteColte
Il potage di champignon di Giusepp…ina
In 7 Ottobre 2020 da Fabio MuzzioPerché la gola è travestimento per sopravvivenza
In Zucchero, miele e peperoncino, si saldano due modalità classiche della narrazione cinematografica del genere comico: la struttura a episodi e l’ambientazione nelle aule del Tribunale. Gli esempi sono davvero numerosi almeno fino agli anni Ottanta. Questo film propone, con la regia di Sergio Martino, un cast tra i più appetibili per il botteghino di quel periodo: Lino Banfi con Edwige Fenech, Pippo Franco con Dagmar Lassander e Glauco Onorato (la voce storica di Bud Spencer), Renato Pozzetto in coppia con Patrizia Garganese all’epoca molto celebre per essere anche stata la valletta di Mike Bongiorno per due stagioni del quiz Scommettiamo?.
Non mancano i caratteristi sempre inseriti nel cast e non manca nemmeno Sal Borghese, grande stunt quasi sempre presente a pigliar cazzotti dalla coppia Hill/Spencer. Con tutta probabilità non siamo di fronte a uno dei film più riusciti, malgrado la coppia autrice del soggetto e della sceneggiatura sia la più che collaudata Castellano e Pipolo, tenendo sempre conto di quanto queste pellicole apprezzati in sala e stroncati dalla critica sono diventati con il tempo film di culto per una larga fascia di appassionati. Contrariamente a quello che potrebbe far pensare, lo zucchero, il miele e il peperoncino non corrispondono ad altrettanti episodi ma sono ingredienti idealmente presenti nelle tre parti.
Nel primo, Lino Banfi è Valerio Milanese scambiato per un pericoloso latitante e “vittima” della giornalista Amalia Passalacqua, vale a dire Edwige Fenech, alla caccia di un grande scoop (e abbiamo preso la ricetta dell’amatriciana); nel secondo Giuseppe Mazzarelli, Pippo Franco, è il laureato perennemente disoccupato, a dimostrazione che cultura e lavoro non vanno troppo d’accordo da diversi decenni, si finge donna per farsi assumere come cameriera da Mara Mencacci, Dagmar Lassander, moglie trascurata da un marito manesco, Duilio Mencacci, il buon Glauco Onorato; nel terzo Plinio Carlozzi, Renato Pozzetto, taxista con il pallino di avere una licenza e una macchina tutta sua, finisce nelle disavventure del rapimento finalizzato al matrimonio per disonore di Rosalia Mancuso-Patrizia Garganese. Come vadano a finire le tre vicende esposte davanti al giudice, da notare che siamo in presenza del vecchio codice e quindi il Pubblico Ministero siede al fianco del giudice e del cancelliere, lo lascio alla vostra curiosità se non lo avete già visto. Se dal primo episodio avevo estrapolato la ricetta dell’amatriciana con pancetta dolce e prosciutto crudo, questa volta è la ricetta del potage di champignon che Giusepp…ina cucina a Duccio e Mara.
Ingredienti per 4 persone:
- Funghi Champignon 500g
- Brodo vegetale 1,5l
- Sedano 1 gambo
- Carota 1
- Cipolla 1
- Patate 2
- Prezzemolo 1 ciuffo
- Aglio 1 spicchio
- Burro
- Olio E.V.O.
- Sale e pepe

Zucchero, miele e peperoncino, 1980, Sergio Martino (fonte dailymotion)
Procedimento:
Partiamo dagli champignon freschi: dopo averli puliti da eventuali residui di terra, risciacquali e asciugali delicatamente con un panno da cucina o della carta assorbente. Lasciali riposare in una ciotola e occupati del brodo che puoi preparare con una gamba di sedano, una cipolla, una carota, un ciuffo di prezzemolo tritato e due patate aggiustando di sale e lasciando bollire un litro e mezzo di acqua per almeno venti minuti. Mentre cuoce il brodo taglia a fette sottili i funghi. Prendi una padella antiaderente e fai scaldare tre cucchiai di olio oppure il burro e insaporisci l’uno o l’altro con l’aglio privato dell’anima interna; mi raccomando non bruciare né l’aglio né eventualmente il burro e versa i funghi tagliati. Cuoci a fuoco basso qualche minuto aggiungendo un mestolo (o più) di brodo se necessario; quando i funghi cominciano a essere di consistenza morbida toglili dal fuoco e versali in un frullatore insieme alle verdure del brodo. Frulla fino a quando avrai ottenuto una crema che verserai in una pentola alta insieme al brodo continuando la cottura a fuoco medio fino a quando la consistenza non sarà quella che desideri non dimenticando di essere generosi nel rimestare e controllare spesso la cottura. Nel caso serva aggiungi ancora un pizzico di sale e se piace una macinata di pepe. Quando il tuo potage sarà pronto offrilo ai tuoi ospiti ben caldo accompagnandolo con qualche crostino di pane che se prepari in casa puoi anche aromatizzarlo con una leggera passata di aglio.
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